Perché amo essere un informatico: il mondo digitale dal mio punto di vista
02 lug 2019
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Pensieri
Oggi si sente molto spesso parlare di programmazione, o di sviluppo, di app, programmi, o quel che sia. La definizione di programmazione data su Wikipedia è la seguente:
"La programmazione, in informatica, è l'insieme delle attività e tecniche che una o più persone specializzate, programmatori o sviluppatori (developer), svolgono per creare un programma o applicazione, ossia un software da far eseguire ad un computer, scrivendo il relativo codice sorgente in un determinato linguaggio di programmazione."
Un programmatore, od uno sviluppatore, ha, dunque, il compito di realizzare digitalmente un qualche prodotto che è stato progettato sulla carta, utilizzando un "vocabolario" chiamato codice.
Tuttavia, nella mia visione della programmazione e dell'informatica in generale, ritengo che sia lo scopo, sia le possibilità di un programmatore/sviluppatore vadano oltre tale definizione: gli aspetti più rilevanti del processo di realizzazione di un prodotto digitale non sono solo il risultato finale, o il tempo impiegato per ottenerlo. Ciò che mi attrae maggiormente dell'informatica sono le opportunità che offre: quando si approccia un nuovo progetto, od un problema da risolvere con la programmazione, non si ha una sola strada da seguire, una sola possibile scelta, (spesso) esistono innumerevoli tipologie diverse di soluzione tra cui scegliere, che possono dipendere da altrettanti fattori diversi.